Cosa succede a chi mangia le noci con la glicemia alta? Incredibile

Le noci apportano un quantitativo di benefici veramente impressionante per il nostro corpo. Note per far bene al cervello, di cui ricordano vagamente la forma, in realtà nutrono numerose funzioni del nostro corpo. Il loro unico difetto è l’essere particolarmente caloriche (607 calorie ogni 100 gr di prodotto) ma per lo stesso motivo sono molto energetiche e ideali per sportivi, studenti, e in caso di astenia o in periodi di debolezza e stanchezza sia fisica che mentale. Sono una miniera di minerali quali potassio, sodio, calcio, ferro e magnesio, tutti in elevati quantitativi. Ma cosa succede a chi mangia e noci per prevenire picchi di glicemia?

Noci glicemia alta
I numerosi benefici delle noci

Le noci svolgono un ruolo protettivo nei confronti dell’intero apparato cardiocircolatorio, abbassano il colesterolo e contribuiscono ad abbassare la pressione. Per ottenere tutti questi benefici è sufficiente mangiare 4 noci al giorno, fino a 5/7, senza esagerare per non fare il pieno di calorie. Gli acidi grassi polinsaturi contenuti nelle noci contribuiscono a prevenire la depressione, assieme al tripofano, amminoacido essenziale precursore della serotonina. Mangiare tre noci prima di dormire contribuisce ad avere un sonno lungo, disteso e privo di interruzioni.

Noci e glicemia alta, ecco perché

Mangiare noci aiuta anche ad aumentare i livelli di melatonina, l’ormone responsabile del corretto ciclo sonno-veglia. Se il corpo riposa, l’intero organismo è sollecitato a dare risposte migliori. L’inulina contenuta nelle noci è anche in grado di ridurre i gas intestinali, evitando fastidiosi gonfiori. Le stesse fibre contribuiscono ad evitare i picchi glicemici: dilatandosi nello stomaco aumentano i tempi di assorbimento degli zuccheri nel sangue. Inoltre le noci tengono sotto controllo l’appetito, risultando di grande sostegno in caso di dieta. Le noci sono ricche anche di acido oleico, acidi grassi, fibre e vitamine E, tutti utili strumenti al controllo della glicemia e alla prevenzione, a lungo termine, del diabete di tipo 2.