L’acqua della cottura dei ceci va buttata? Ecco come utilizzarla

I ceci sono una fantastica risorsa, anche in quella che dovrebbe essere una parte di scarto, ovvero la loro acqua di cottura. Forse avrai sentito già parlare dell’acquafaba, che altro non è se non l’acqua di cottura dei ceci. Ed ha degli usi alternativi così fantastici che vale la pena di fare lo sforzo e acquistare i ceci secchi anziché in scatola, proprio per poterla avere a disposizione. Ecco spiegato cos’è l’acquafaba e tutti i modi per utilizzarla al meglio.

Acquafaba in cucina, che scoperta!

L’acqua di cottura dei ceci acquisisce un moderato valore proteico, il che la rende simile alla chiara dell’uovo. Per questo motivo può essere utilizzata allo stesso modo, ad esempio per realizzare una maionese vegana o semplicemente più leggera e delicata di sapore rispetto quella tradizionale. Basterà versare in un recipiente 4 cucchiai di acqua di cottura dei ceci, aggiungere una punta di senape, succo di limone a piacere e sale e sbattere con il frullatore ad immersione versando contemporaneamente olio di semi a filo, fino al raggiungimento della consistenza desiderata, per ottenere una salsa versatile ed irresistibile!

Acquafaba per i dolci

Avrete capito che l’acqua di cottura dei ceci si può montare, esattamente come l’uovo. Per questo si può impiegare per realizzare delle ottime meringhe, semplicemente sbattendola a neve insieme a dello zucchero. Per utilizzarla al posto dell’uovo nelle ricette, anche del pan di spagna, bisogna considerare che 3 cucchiai di acquafaba equivalgono ad un uovo. Ovviamente funziona anche l’acqua dei ceci in scatola, ma poiché spesso risente del sapore della latta e può contenere molto sodio e conservanti, la scelta miglior è sempre utilizzare quella dei ceci cotti in casa. In alternativa, una via di mezzo qualitativamente buona è l’acqua dei ceci in vetro.