Cosa succede se mangi salsiccia con il colesterolo alto e l’ipertensione? Incredibile

Salsiccia colesterolo alto ipertensione

La salsiccia è un insaccato di carne, generalmente di maiale, ma prodotto anche con carni di pollo, tacchino o miste. Si forma riempendo un budello di suino o di montone con un macinato di parti magre e grasse, con l’aggiunta di sale, spezie e aromi. Per la conservazione vengono aggiunti anche acido ascorbico, soprattutto per dare un colore vivo, e latte in polvere. E’ impossibile riportare una tabella nutrizionale standard della salsiccia, perché con questo nome si identificano numerose preparazioni che, benché simili tra loro, contengono percentuali diverse di composti e di carni. Per una salsiccia di maiale, possiamo indicativamente considerare 333 calorie ogni 100 gr di prodotto, con il 29% di grassi di cui 9,99 saturi. Soprattutto parliamo di livelli di sodio intorno agli 846 mg.

Salsiccia colesterolo alto ipertensione

Salsiccia ed ipertensione

Alla luce dei valori sopra citati, è facile capire come in caso si soffra di ipertensione la salsiccia non è la scelta alimentare adatta. Come se non bastasse ad essere sotto accusa nella salsiccia non è solo il cloruro di sodio, pur elevatissimo. Siamo in presenza anche di sale nitrato, un fattore di rischio per la salute al quale si aggiunge che nei processi di salumificazione, salatura e affumicatura si creano nitrosammine cancerogene.

Quindi cosa succede se mangi salsiccia con il colesterolo alto e l’ipertensione? Nulla di buono: di certo la pressione alta non farà che salire.

Per quanto riguarda il colesterolo?

Cattive notizie anche per chi soffre di ipercolesterolemia: la salsiccia apporta in colesterolo ca. 184 mg. Di per se dovrebbe essere un elemento sufficiente a scartare questo prodotto dall’alimentazione di chi soffre di colesterolo che, ricordiamo è in grado di pesare notevolmente sull’aumento di rischio di infarto ed ictus.

Attenzione infine alla balzana idea di consumare salsiccia cruda o poco cotta: questo tipo di preparazione è uno di quelli a maggior rischio di toxoplasmosi, trichinellosi, listeria e salmonella.