Cosa succede a chi mangia arance con l’ipertensione. Incredibile

Le arance sono un frutto reperibile quasi tutto l’anno, ma la loro stagione è prettamente l’inverno. Iniziano a maturare da ottobre/novembre in base alla ragione di provenienza, e continuano per tutta la stagione fredda. Inoltre la frigoconservazione in celle apposite permette di prolungare ancora un po’ la loro permanenza sulle nostre tavole. Il che è una fortuna, perché le arance sono una vera miniera di sostanze utili alla nostra salute. Vediamoli insieme, concentrandoci infine sugli effetti delle arance contro l’ipertensione.

Arance ipertensione alta

Proprietà delle arance

Le arance sono famose per il loro prezioso apporto di vitamina C, ma sono ricchissime di vitamine del gruppo B e hanno pochissime calorie e un ottimo quantitativo di fibre, il che lo rende un buon frutto per chi soffre di diabete e glicemia alta. La loro moderata acidità li rende utili a ridurre l’insorgenza di alcuni tipi di calcoli ai reni, e l’acido ascorbico aumenta l’assorbimento del ferro degli altri alimenti introdotti nello stesso pasto. Le arance sono anche ricche di antiossidanti, sostanze in grado di proteggere da stress e ossidazione, prolungare la vita delle cellule e proteggere la salute dell’apparato cardiocircolatorio.

Arance e ipertensione

Gli antiossidanti non sono l’unico motivo per cui le arance sono preziose alleate del cuore. Questo frutto ha il potere di ridurre il rischio cardiovascolare anche grazie alla sua azione diretta sull’ipertensione. L’esperedina in esse contenute riducono i livelli di LDL, il colesterolo cattivo, lasciando intatti i livelli di colesterolo buono. Ed insieme a magnesio e potassio le arance riescono a regolare la pressione sanguigna, riducendo l’ipertensione. Il quantitativo consigliato ogni giorno è di due arance, preferibilmente intere perché anche se con il succo otteniamo tutti i benefici utili al cuore e alla circolazione, è con la parte bianca e ricca di fibre che miglioriamo la salute del nostro intestino, otteniamo un durevole senso di sazietà e controlliamo anche la glicemia.