Chiunque si sia cimentato con un orto lo sa: riconoscere il punto di maturazione di alcuni ortaggi è veramente difficile. Tra questi troviamo le melanzane -per cui sembra sempre o troppo tardi o troppo presto!- fave e piselli, per cui il risultato migliore si ottiene al tatto e, naturalmente, le carote. Con lo svantaggio che queste crescono sotto terra quindi non è possibile ne toccarle ne vederle senza averle estratte. Come sapere quando sono pronte per la raccolta?
Come e quando raccogliere le carote
Il primo modo è segnare il periodo di semina: le carote sono pronte in genere a due mesi dalla stessa. E’ possibile anticipare a 50 gg per ottenere delle carotine, prelevandole a circa 1 cm di diametro. Se non avete segnato sul calendario il momento della semina, potete ricorrere a questo semplice trucco. Basta scalzare il terreno intorno al ciuffo della carota per circa 2 cm di profondità, scoprendo la spalla della carota. Sarà così possibile vedere almeno la parte superiore. Le carote sono pronte una volta superato il cm di diametro. D’altra parte è bene raccoglierle prima che superino i due, per evitare che diventi troppo coriacea. Quando crescono troppo le carote tendono ad imbianchire al centro, diventando meno gustose e sgradevoli come consistenza.
Carote: cosa fare dopo raccolte
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Le carote possono restare in terra per qualche tempo, monitorando sempre che non crescano eccessivamente. Oppure possono venire raccolte tutte insieme e conservare nella sabbia o, semplicemente, in frigo. Il modo migliore è posizionarle nel cassetto della verdura avendo cura di ripore in un sacchetto di carta, come quelli del pane. O ancora possono essere poste in un luogo fresco ed asciutto, sempre al buio, per evitare che queste germoglino provocando la montata a seme. Una volta utilizzata la nostra carota, avendo cura di conservare la cima, è possibile comunque ottenere nuovi semi, posizionando la stessa sul terreno e lasciando che la carota produca il suo fiore.