Quando bere la birra per abbassare la glicemia? Ecco il trucchetto della nonna

Birra

La birra è uno degli alimenti con l’indice glicemico più alto: 110 su 100, decisamente fuori range, specie se consideriamo l’indice glicemico di altri alimenti essenziali: un finocchio ha un indice glicemico di 15, le patate 85. Quindi dovendo stilare un’alimentazione completa ed adeguata, è facile vedere come la birra non rientri in nessun modo tra gli alimenti consigliati in caso di diabete o glicemia alta.

Se il diabete è sotto controllo, è comunque possibile concedersi un boccale ogni tanto. Ma qual è il trucco per tenere bassa la glicemia quando si beve birra?

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Birra e glicemia, ecco come fare

Il trucco per abbassare la glicemia è bere birra durante i pasti. E’ un buon consiglio da applicarsi anche nelle persone sane, perché bere birra a stomaco vuoto espone al rischio di cirrosi epatica. I nutrizionisti consigliano di bere birra all’interno di un pasto ricco di legumi e verdure a foglia verde o broccoli. Importante anche non associare la birra ad altri prodotti ad alto indice glicemico, come ad esempio la pizza. Meglio anche evitare di chiudere il pasto con frutta a grande contenuto zuccherino come uva, fichi, banane e cachi. Da evitarsi anche l’abbinamento con snack dolci e salati tipici dell’aperitivo, prediligendo al massimo delle olive verdi.

Birra e glicemia alta, voci fuori dal coro

Alcuni studi affermano che un moderato consumo di birra abbia effetti benefici sulla salute, in quanto ricca di antiossidanti. Per moderato gli esperti intendono un consumo di alcol tra i 20 e i 40 gr in base al sesso, l’età e lo stato fisico individuale del soggetto. Uno studio intitolato “Drink to prevent” (bere per prevenire) pubblicato sulla rivista medica JAMA attesta che 2/3 bicchieri di birra al giorno (a basso contenuto alcolico) svolgano una funzione protettiva contro l’insorgenza di diabete di tipo 2. Specialmente verso le conseguenze sull’apparato cardiovascolare che questa patologia porta con se. Prima di darsi alla pazza gioia resta importante confrontarsi con il proprio diabetologo.