Quale tipo di zucchero scegliere con la glicemia alta? Incredibile

Il diabete è una malattia cronica tra cui il primo effetto è un elevato livello di glucosio nel sangue, causato da un mancato o alterato funzionamento del rilascio di insulina. Può essere a causa di una malattia autoimmune, caso nel cui siamo in presenza del diabete di tipo 1, oppure causato dallo stile di vita e dall’alimentazione. Questo tipo di diabete, conosciuto come diabete di tipo 2 o diabete ponderale, può essere prevenuto attraverso una sana alimentazione e un corretto stile di vita. Una volta alla prese con il diabete comunque, quale che sia la causa, è importante gestirlo correttamente ed evitare picchi glicemici. Allora quale tipo di zucchero scegliere con la glicemia alta? Incredibile.

Quale zucchero scegliere con la glicemia alta

Zucchero si, zucchero no

Cominciamo con il dire che lo zucchero bianco non è una buona scelta nemmeno per coloro che non soffrono di patologie pregresse. L’assunzione di zucchero causa, oltre al diabete e all’aumento di peso, anche un indebolimento del sistema immunitario. La ragione è nella sua capacità di nutrire il microbiota cattivo a svantaggio di quello buono, distruggendo la flora batterica intestinale. Per lo stesso motivo più ci alimentiamo con zuccheri più sentiamo il desiderio di cibi che nutrono il microbiota cattivo. In pratica alimentiamo, attraverso lo zucchero, colonie di batteri che poi “ordinano” i loro cibi preferiti, molto diversi da quelli utili al microbiota sano.

Zucchero e glicemia alta, quali scelte fare

A causa del suo contenuto di fruttosio lo zucchero ostacola inoltre il funzionamento dell’insulina. Contrasta anche la leptina, un ormone in grado di sospendere il senso di fame e che ci permetterebbe di smettere di mangiare una volta sazi. Stabilito che lo zucchero bianco è deleterio, cosa possiamo sostituirlo? Il professor Berrino ha più volte affermato come sia meglio rinunciarvi del tutto, abituandosi progressivamente a sapori meno dolci. Sicuramente comunque, meglio evitare il fruttosio. La scelta migliore potrebbe essere la stevia, una piantina utilizzata dalle popolazioni indigene sud americane. Secondo “Science Daily” la stevia avrebbe la capacità di stabilizzare gli zuccheri presenti nel sangue e stimolare la produzione di insulina, con in più un indice glicemico pari a 0. Inutile rivolgersi invece allo zucchero di canna: presenta gli stessi difetti e problemi dello zucchero bianco.