Mangiare rosmarino crudo fa male?

Rosmarino crudo

Il rosmarino è una pianta aromatica perenne a portamento arbustivo, tipica della macchia mediterranea. Sin dai tempi antichi è stata utilizzata per infondere sapore al cibo, oppure per le sue qualità cosmetiche e medicinali o semplicemente come pianta decorativa, grazie ai suoi graziosi fiorellini viola. Il rosmarino è ricco di proprietà terapeutiche e ottime qualità, e non ci sono controindicazioni nel consumarlo crudo.

Rosmarino crudo

Benefici del rosmarino

Il rosmarino è utile in casi di astenia e debolezza: riesce infatti ad agire come tonico e a stimolare moderatamente l’appetito. E’ ottimo anche per combattere stress, tensioni e dolori articolari. Da sempre sono riconosciute le sue proprietà antisettiche e antifebbrili. Contro i dolori reumatici è impiegato principalmente come decotto e non è chiaro se abbia effetti anche utilizzato crudo. Shakespeare ne parla nell’Amleto, facendo dire ad Ofelia: “Ecco il rosmarino, questo è per la rimembranza…” ed oggi sappiamo per certo che il rosmarino aiuta realmente anche la memoria a lungo termine.

Perché mangiare rosmarino crudo

Il rosmarino può essere consumato indiscriminatamente sia crudo che cotto, ma non ci sono particolari benefici a consumarlo crudo invece che unitamente al cibo su cui di solito lo utilizziamo.

Bisogna invece stare attenti alle quantità perché, se è tanto efficace, è in virtù delle sue elevate qualità che possono agire anche negativamente. La dose consigliata è tra 1 grammo e 3 giornalieri, difficile da superare se lo si consuma come aromatica ma molto più semplice se si decide di mangiarlo crudo. Dosi maggiori possono causare irritazioni a stomaco ed intestino, talvolta persino gastriti.  Il rosmarino è sconsigliato a bambini e donne in gravidanza e in chi soffre o ha sofferto di crisi di epilessia. Da evitare anche in caso di problemi renali, a causa del suo elevato apporto di potassio.