I kiwi aiutano la glicemia ma attenzione a questa controindicazione

Quale frutta scegliere di mangiare in caso di glicemia alta o diabete può essere un grosso dilemma. Soprattutto perché fino a pochi anni fa c’era ancora la malsana teoria per cui, per tenere a bada la glicemia, fosse necessario eliminare del tutto l’apporto di frutta. Niente di più sbagliato: la frutta è un alimento sano ed indispensabile al nostro organismo. Ovviamente va mangiata con moderazione, avendo cura di riservarla agli spuntini o alla colazione, insomma: preferibilmente lontano dai pasti principali. E’ sufficiente scegliere la frutta a basso indice glicemico, avendo cura di evitare i frutti più zuccherini, come uva, cachi, fichi e cocomero. La scelta resta dunque alta, ed è sempre bene prediligere la frutta di stagione. In questo periodo fanno la loro comparsa i kiwi, conosciamoli meglio.

Kiwi e glicemia, quale rapporto e perché è di aiuto

Il kiwi ha un indice glicemico variabile a seconda del grado di maturazione. Parliamo di un IG tra i 47 e i 58, non basso ma comunque ammesso, tanto più che si tratta di un frutto particolarmente povero di carboidrati e per questo in grado di equilibrare la glicemia. Si tratta di un frutto mediamente calorico (61 calorie ogni 100 gr di prodotto) e particolarmente ricco di fibre (3 gr ogni 100 di prodotto). Le fibre riescono a rallentare l’assorbimento degli zuccheri da parte dell’organismo, evitando picchi glicemici. Inoltre queste sostanze riescono a diminuire l’assorbimento di colesterolo a livello intestinale.

Quanti kiwi mangiare al giorno e a cosa stare attenti

Il quantitativo di frutta totale da consumare ogni giorno è di circa 150/200 gr. Nel caso dei kiwi è utile mangiarne un paio al giorno. Secondo la classifica ORAC (che elenca frutta e verdura in base al loro potere antiossidante) i kiwi contengono ben 1.220 unità ORAC, a fronte di un quantitativo giornaliero consigliato di 5000 -l’apporto ideale per proteggere il proprio organismo dai radicali liberi e contrastare l’invecchiamento. Attenzione però, i kiwi contengono ossalati di calcio, sostanza invisa a chi soffre di calcoli. In caso di problemi ai reni o alla cistifellea o in soggetti che manifestano calcolosi, è bene rivolgere la propria attenzione verso un altro frutto, o limitarsi nel consumo.