Cosa succede a chi mangia le banane a cena con il colesterolo e la glicemia alti? Incredibile

Le banane sono sicuramente uno dei frutti più graditi, grazie alla loro dolcezza. Purtroppo il loro indice glicemico, pari a 50, è abbastanza alto a causa dello scarso contenuto di fibre all’elevato contenuto di zuccheri. Sono anche abbastanza caloriche per essere un frutto: le banane apportano 89 calorie ogni 100 gr di prodotto. Contengono però 0 colesterolo e sono ricchissime di potassio (358 mg) il che le rende un valido alleato per il cuore. Apportano anche magnesio, calcio e ferro, oltre a vitamina C e vitamine del gruppo B (soprattutto B1, B2 e PP). Ma cosa succede a chi mangia le banane con il colesterolo alto e la glicemia alta?

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Proprietà e benefici delle banane

Sia grazie alle proprietà energetiche che alle vitamine B, le banane combattono astenia e debolezza, sono rinvigorenti e nutrienti. Certo andrebbero evitate in un regime ipocalorico, ma bisogna considerare anche l’alto valore nutrizionale che apportano. Grazie al loro contenuto di potassio le banane prevengono i crampi e distendono i muscoli. Sono remineralizzanti e ipotensive. Purtroppo molte loro proprietà sono contenute nella buccia, ovvero la parte che scartiamo, e sarebbe ricca di composti bioattivi come saponine, tannini e flavonoidi, tutti preziosi antiossidanti in grado di legarsi al colesterolo e favorirne lo smaltimento. Non apportando colesterolo, comunque, vale la pena consumarle in caso di colesterolo alto.

Glicemia e banane, come regolarsi

Come dicevamo, in caso di diabete e glicemia alta le banane non sono il frutto più indicato, anzi: si tratta di uno dei pochi frutti vietati assieme a cachi, fichi e uva. Ma a volersene concedere, una tantum, è bene prediligere le banane ancora verdi o non perfettamente mature, in quanto in grado di rilasciare il glucosio più lentamente rispetto a quelle mature. Contengono anche più amido, il che permette un maggior controllo del corpo sul rilascio della glicemia. Un altro consiglio potrebbe essere quello di scegliere banane piccole, o consumarne metà, magari in macedonia assieme a frutti meno dolci e, ovviamente, senza aggiunta di zucchero.