Quasi automaticamente, dopo aver cucinato la pasta, l’acqua bollente viene versata nel lavandino. Una pratica diffusa che ha effetti negativi sulla cottura e che quindi andrebbe evitata.
La pasta è uno degli alimenti più amati: caposaldo della tradizione culinaria italiana, può essere gustata da sola con un filo d’olio d’oliva o con condimenti gourmet come pesto, salsa di pomodoro e sughi di mare.
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Anche per chi cucina tutti i giorni, ci sono alcuni segreti per ottenere risultati perfetti. Non solo, ma in questo caso c’è anche un consiglio post-cottura. Ecco perché l’acqua di cottura avanzata non dovrebbe mai essere versata nello scarico.
Perché non bisogna mai buttare l’acqua di cottura nel lavandino
Buttare via l’acqua di cottura può avere effetti deleteri sulla cucina, mettendola a rischio più di quanto si possa immaginare.
Particolarmente problematico è il fatto che, dopo aver bollito la pasta, l’acqua è estremamente calda: versarla nel lavandino danneggerebbe sia le tubature che le guarnizioni.
Per ovviare a questo problema, è necessario aprire il rubinetto mentre si versa l’acqua e far scorrere acqua fredda per ridurre la temperatura. Il tutto stando attenti a non sprecare acqua: quest’acqua, una volta raffreddata, può essere utilizzata per pulire le stoviglie come se fosse un potente detersivo, risparmiando senza ricorrere a prodotti costosi e a volte troppo aggressivi.
Un trucco molto semplice che protegge la cucina nel lungo periodo, evitando di chiamare l’idraulico e risparmiando tempo e risorse. Un metodo poco conosciuto ma molto efficace per mettere in sicurezza le proprie tubature.