Il sale è indispensabile al nostro organismo, ma bisogna stare attenti ad introdurne il giusto quantitativo. Il sale nasconde diversi rischi, tra cui quello di “cristallizzare” la ghiandola pineale. Il rischio più evidente è l’insorgenza dell’ipertensione che, quando incontrollata a lungo termine, aumenta il rischio di ictus, attacchi di cuore, insufficienza cardiaca e malattie renali croniche. Insomma, meglio fare attenzione. La dose giornaliera consigliata per il sale è di 5 gr, circa il contenuto di un cucchiaino da caffè. Facile che se ne usi molto di più: il sale va un po’ ovunque.
Trucchi per rimanere nelle dosi raccomandate di sale
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Già, il sale va veramente su quasi tutti i cibi che mangiamo. Un modo per evitare di abusarne è mangiare molta frutta, yogurt, e cibi freschi che richiedono poco condimento. I prodotti industriali e conservati apportano grossi quantitativi di sale in quanto questo elemento è il più antico e comune conservante. Il sale inibisce la proliferazione di organismi contaminanti e riduce il quantitativo di acqua libera (indicata con aw), elemento responsabile della degradazione enzimatica degli alimenti. Quindi meglio evitare il cibo in lattina. ma anche pane, pizza e prodotti da forno abbondano di sale. Tra i cibi più salati in assoluto poi ci sono gli affettati e in particolar modo gli insaccati. Attenzione poi a carne alla griglia e pollo arrosto, che richiedono sempre molto condimento. Zuppe pronte e piatti surgelati, formaggi e salmone affumicato poi ne sono veri coacervi.
La funzione del sale per l’organismo
Il sale è indispensabile al buon funzionamento dei nervi, è responsabile dell’equilibrio dei fluidi ed è un ottimo drenante. Purché non sia in eccesso. Uno dei danni di un consumo eccessivo di sale sembra essere anche un’aumentato rischio di osteoporosi. Come abbiamo visto il rischio è di aggiungere, oltre al sale che utilizziamo direttamente, numerose fonti di sodio nascosto.
