Tra le verdure invernali questa ti aiuta ad abbassare la glicemia

Mangiare frutta e verdura di stagione ci garantisce numerosi benefici e migliori difese contro le avversità tipiche del periodo in cui crescono. Ma tra le verdure invernali una in particolare può aiutarti a tenere sotto controllo la glicemia. Il cavolfiore ha un indice glicemico particolarmente indicato a chi soffre di diabete. Il suo indice glicemico è pari a 15 e viene perciò considerato basso. Un’ottima notizia per chi deve pensare ad un menù adatto a chi, temporaneamente o abitualmente, è costretto a monitorare la glicemia.

Le incredibili proprietà del cavolfiore

Si tratta di un ortaggio adatto anche alle diete ipocaloriche, con soli 25 kcal per 100 gr di prodotto, che quantitativamente non sono pochi, specie se il cavolfiore viene mangiato crudo, magari in insalata. Si tratta di un ortaggio ricco di acqua e povero di grassi, con un alto contenuto di fibra in grado di migliorare il transito intestinale. Per lo stesso motivo è sconsigliato a chi soffre di color irritabile. Il suo basso indice glicemico permette di ridurre il senso di fame rendendolo così l’ortaggio ideale in ogni dieta dimagrante, sia come portata principale che come entrée. Fornisce anche un buon apporto di vitamine e sali minerali tra cui vitamina A,C e K oltre a calcio, potassio, fosforo e magnesio. Rappresenta quindi un’importante alleato per il sistema immunitario e preventivo contro l’invecchiamento, grazie ad alcune sostanze antiossidanti come carotenoidi e flavonoidi.

Così come per la maggior parte delle persone le sostanze attive contenute nel cavolfiore rappresentano un elemento prezioso, per alcuni possono essere dannose. Se la vitamina K è utile per la pressione sanguina, per gli stessi motivi è sconsigliata a chi segue una terapia anticoagulante. Il cavolfiore è anche ricco di ossalati di calcio, lo stesso elemento di cui sono composti la maggior parte dei calcoli renali. Meglio evitarlo quindi se si è soggetti a coliche renali.

Come scegliere il cavolfiore

Negli ultimi anni i mercati e i supermercati si sono riempiti di cavolfiori di diversi colori. Non c’è una sostanziale differenza tra le varietà, si tratta infatti di diverse cultivar di Brassica oleracea varietà botrytis. Qualche palato più fine troverà sicuramente delle differenze di sapore e consistenza, ma le proprietà organolettiche sono le stesse. Potete acquistare cavolfiori di diversi colori e servirli insieme in una variegata insalata. Se li portate in tavola lessi invece ricordate di cuocerli separatamente, perché in cottura tingeranno l’acqua e finirebbero per assumere il colore della varietà più scura.

Quante porzioni di cavolfiore consumare

Essendo una verdura invernale, in questo periodo è acquistabile ad un prezzo davvero vantaggioso. E’ bene scegliere cavolfiori ben compatti, segno che sono stati raccolti nel momento migliore, e privi di macchie. Scegliendo ricette molto diverse tra loro è possibile portare in tavola i cavolfiori senza annoiare, anzi, non vi sembrerà nemmeno di mangiare la stessa verdura, specie alternando tra loro le varietà. Il cavolfiore romanesco è l’unico a differire realmente dagli altri cavolfiori, con le sue cimette disposte in un frattale perfetto. Per il suo aspetto merita di essere servito appena scottato in acqua, così che mantenga la sua forma tanto originale. Il comune cavolfiore bianco può essere gratinato in forno ed infine con quello viola potete realizzare zuppe dal colore veramente originale, dietetiche e diuretiche insieme. Avrete così inserito il cavolfiore per ben tre volte nel vostro menù invernale.

Dal punto di vista della salute il modo migliore per consumare il cavolfiore è crudo. Alcuni Sali minerali in esso contenuti sono infatti termolabili, cioè vanno persi nell’acqua di cottura. Un modo per preservali, ed un buon compromesso per chi non è abituato a mangiare verdure crude è cuocere il cavolfiore a vapore e servirlo condito con poco olio extravergine di oliva. D’altra parte cuocere il cavolfiore ne aumenta la digeribilità: vale la pena di provarlo in tutti i modi possibili e continuare a provare nuove ricette per beneficiare al massimo delle sue fantastiche proprietà.