Cosa succede a chi mangia pane e beve caffè per il cuore e la glicemia alta? Incredibile

Pane caffè e glicemia alta

Oggi può sembrare strano, ma pane e caffè ha rappresentato la colazione tipica per una grossa fetta della popolazione mondiale, per molti e molti anni. In alcuni casi si trattava addirittura di pane secco e caffè avanzato, ma non sempre questo abbinamento veniva utilizzato per motivi di necessità economica. Semplicemente pane e caffè può essere anche molto buono e saziante, un modo non particolarmente pesante di iniziare la giornata. Ma cosa succede a chi mangia pane e beve caffè con la glicemia alta?

Pane caffè e glicemia alta

Pane, caffè e glicemia

Cominciamo con il dire che c’è pane e pane, e in caso di diabete sarebbe utile scegliere tipi di pane integrali o ai cereali, o comunque con il minor indice glicemico possibile. Il classico pane bianco è il peggiore, perché provoca un rapido innalzamento della glicemia. Quest’ultima sembra molto suscettibile anche al caffè dopo i pasti. Questa bevanda quindi, se non è proprio possibile rinunciarci, andrebbe spostata almeno ad orari lontani dai pasti. Quanto al pane, prediligere dei tipi ricchi di fibre può mitigare gli effetti negativi causati dall’indice glicemico, dato che queste sostanze, se accompagnate da liquidi, hanno il potere di allungare la digestione e il relativo tempo di assorbimento degli zuccheri.

Caffè e glicemia

Alcuni studi cercano di dimostrare una correlazione tra l’abituale consumo di caffè e una minor incidenza di diabete di tipo 2. Sappiamo di certo che nell’immediato, la caffeina influenza il rilascio di adrenalina, che a sua volta interferisce con il processo di trasporto del glucosio dal sangue ai muscoli. A fronte dei moderati benefici che offre una tazza di caffè, quali alcuni antiossidanti e composti bioattivi, non è consigliato un consumo da parte di chi soffre di insulino-resistenza. Tanto più se si è abituati ad assumere questa bevanda dolcificata.