Riscopri il Passato: La Moneta da 20 Centesimi Impero Vittorio Emanuele III
Oggi vogliamo parlarvi di un esemplare che potrebbe trovarsi tra i vostri cimeli di famiglia: la moneta da 20 centesimi Impero Vittorio Emanuele III. Questo affascinante pezzo di storia non è solo un semplice oggetto, ma una finestra sul passato che racconta storie di un’epoca lontana.
Dettagli Tecnici e Caratteristiche Fisiche
La moneta da 20 centesimi è stata coniata dal 1936 al 1943, e la sua produzione ha visto l’utilizzo di leghe diversificate, magnetiche e non. Se desiderate scoprire quali esemplari possedete, ricordate che non è raro effettuare una prova magnetica prima di procedere con la valutazione. Le monete coniate nel 1936 sono costituite principalmente in Nichel 975 e risultano magnetiche, mentre dal 1939 si passa a composizioni in Acmonital/Ni che sono antimagnetiche. Le monete successive, invece, sono fatte esclusivamente in Acmonital, presentando un colore più lucido e scuro.
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Questo esemplare ha un diametro di 21,7 millimetri e pesa 4 grammi, con un contorno rigato che ne arricchisce l’estetica e la maneggevolezza.
Design e Simbologia
La moneta racchiude simbolismo e storia. Sul dritto è visibile la testa nuda di una donna, che rappresenta l’Italia, di profilo e rivolta verso destra. Dietro di lei, un fascio adornato da uno scudo sabaudo. Le parole “ITALIA” si trovano verso il bordo destro. Alla base del collo, vi è la lettera R, la quale indica la Zecca di Roma, insieme all’anno dell’era fascista, il valore nominale “C.20” e l’anno di conio.
Il rovescio della moneta presenta il profilo del Re Vittorio Emanuele III, con la scritta “VITT-EM-III.RE-E-IMP” lungo il contorno e, in basso, la firma dell’autore, G. Romagnoli. Ogni dettaglio è una testimonianza dell’arte numismatica dell’epoca.
Valutazione Economica e Prezzi Sul Mercato
Il valore della moneta da 20 centesimi varia notevolmente in base allo stato di conservazione e all’anno di conio. Ecco una tabella con i valori stimati per diverse condizioni:
- 1940-1943: 4 euro in stato SPL, 20 euro in stato di FDC.
Negli ultimi anni, esemplari di grande valore hanno trovato nuova vita nei mercati delle aste. Ecco alcuni esempi di vendite significative:
- 2 Luglio 2011: Una moneta da 20 centesimi del 1936 in FDC, classificata come R2, è stata venduta per 460 euro.
- 13 Aprile 2014: Un altro esemplare del 1936 in FDC ha toccato la stessa cifra di 460 euro.
- 13 Maggio 2014: Una moneta del 1939, classificata come C antimagnetica in FDC, è stata battuta per 76,70 euro.
- 19 Settembre 2012: Una moneta in FDC del 1943 è stata venduta per 27,60 euro.
Collezionismo e Cultura
La moneta da 20 centesimi Impero Vittorio Emanuele III non è solo un oggetto da collezione; rappresenta un legame con una storia collettiva. In un mondo in rapido cambiamento, possedere una moneta di questo tipo può portare non solo valore economico, ma anche un profondo senso di connessione con il passato. Inoltre, per gli appassionati di numismatica, rappresenta una possibilità di condividere storie e aneddoti che attraversano generazioni, collezionando non solo monete, ma anche memorie.
Se avete nel vostro portafoglio o nella vostra collezione una moneta di questo tipo, non esitate a farla valutare. Potrebbe sorprendervi scoprire il valore storico ed economico che essa racchiude!
