Tutti siamo oramai consapevoli di quale importanza rivesta l’alimentazione per la nostra salute. Nonostante tutto tendiamo a trascurare ciò che mettiamo a tavola, finendo per il mangiare per lo più per gusto anziché per salute o, quel che è peggio, per abitudine o comodità. Questo purtroppo alla lunga danneggia l’organismo, a volte in modo irreversibile. L’ipercolesterolemia affligge buona parte della popolazione ed è il più classico esempio di un’alimentazione scorretta. Il nostro corpo produce già colesterolo, che in misura fisiologica è indispensabile per regolare alcune funzioni corporee. Il “si più” è quello che introduciamo attraverso l’alimentazione. Quando il colesterolo è in eccesso crea placche di grasso nel sangue che tendono ad aderire alle arterie, ostruendole ed esponendoci al rischio di infarto e ictus.
Purtroppo l’ipercolesterolemia è silente e ci si accorge di soffrirne solo attraverso apposite analisi. Il colesterolo si suddivide in due categorie, l’HDL o colesterolo buono, i cui livelli devono essere alti, e il colesterolo LDL o cattivo. Si parla di colesterolo alto quando i livelli superano i 240 mg/dl, sono medi quando sono tra i 200 e i 239 mg/dl e può essere ritenuto nella norma quando sono al di sotto dei 200 mg/dl. Il colesterolo alto non da sintomi evidenti ma può provocare un rallentamento del metabolismo basale. Può inoltre causare stanchezza, mal di testa, annebbiamento, senso di oppressione e crampi, ma questa sintomatologia è riferibile a numerose condizioni ed è impossibile, senza apposite analisi, ricondurla al colesterolo alto.
Il modo migliore per controllare il colesterolo è attraverso uno stile di vita sano e una buona alimentazione, che deve includere molta frutta e verdura. I cibi da evitare sono tutti i grassi, in particolare quelli di origine animale. Stiamo parlando di burro, panna, strutto e lardo. Contengono colesterolo anche le uova, la carne e soprattutto le frattaglie, la carne conservata e gli insaccati. Anche latte e formaggi apportano colesterolo, in particolar modo i formaggi stagionati e lo yogurt. Bisogna guardarsi anche da alcuni oli vegetali ricchi di grassi saturi come quello di colza e di palma, ed ovviamente dalle preparazioni che li utilizzano. Durante la spesa vale la pena leggere a fondo le etichette e, in assenza di tempo per farlo, adottare un suggerimento di buon senso: mangiare più dal reparto di frutta e verdura e meno dallo scaffale.
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