La salubrità o meno della carne è oramai da anni oggetto di discussione. Per quanto sia sempre bene approfondire i discorsi, vale anche la pena ricordare di come la gotta un tempo fosse chiamata “la malattia dei signorotti” in quanto solo chi poteva permettersi di mangiare carne ne soffriva. Si tratta di un accumulo di acido urico nelle articolazioni, con conseguente infiammazione e dolore, comunemente associata all’artrite. Si tende oramai ad essere d’accordo su come la carne rossa andrebbe evitata. Il punto è se farlo in favore delle carni bianche o evitare del tutto il consumo di carne. Mangiare una bistecca fa male? Ecco cosa dice l’esperto.
L’Istituto Superiore di Sanità afferma come non ci siano evidenze scientifiche che la carne rossa non sottoposta a processi e consumata debitamente possa causare il cancro. Un’affermazione che sarebbe rassicurante, se l’unica cosa in grado di far ammalare l’essere umano fosse il cancro. Esistono numerose patologie apparentemente minori e molto più diffuse, tante che ad un certo grado di malessere ci siamo addirittura abituati. La carne provoca aumento di colesterolo e trigliceridi, richiede un maggior apporto di insulina e provoca infiammazione del tratto intestinale, favorendo così ulteriori disturbi. Secondo l’Airc, che si basa su numerosi studi condotti in merito, un abbondante consumo di carne rossa aumenterebbe proprio il rischio del cancro al colon-retto.
E’ sempre l’Airc a raccomandare che la nostra dieta sia costituita almeno per ¾ da alimenti vegetali. Molti pensano che eliminando la carne, questa debba essere “sostituita”. In realtà una dieta varia ed equilibrata non presenta carenze, e sicuramente non di proteine, che sono presenti quasi in ogni alimento, in quantità variabile. In ogni caso esiste un’infinita varietà di legumi e altrettanti modi di prepararli per cui anche i meno temerari possono sentirsi al sicuro. Fave, fagioli, ceci, cicerchie, lenticchie rosse e marroni, piselli, fagiolini, taccole… sono tutti legumi ricchi, oltre che di proteine, anche di fibre, vitamine e minerali. Qualora la preoccupazione fosse il ferro, è bene ricordare come il cacao ne apporti tanto quanto una lepre. Poco sotto come quantitativo troviamo lenticchie, fagioli, pistacchi, semi di girasole e mais, albicocche secche e mandorle, che contengono lo stesso quantitativo di ferro riscontrabile nel fegato di vitello.
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