Salute

Erba pane e vino: la salute che puoi raccogliere nel campo

Per chi ha un orto spesso questa pianta rappresenta un vero incubo: è particolarmente infestante, e si riproduce sia attraverso l’abbondante montata a seme che grazie al suo lungo fittone. Si tratta di una radice in grado di affondare nel terreno per ca. 15 cm ed oltre, dalle numerose ramificazioni che, se spezzata, è in grado di originare una nuova pianta da ogni singola porzione di fittone. E’ presente nei campi in tutto il territorio italiano, ed è indice di suoli particolarmente ricchi di azoto. Il suo nome botanico è Rumex Acetosa, ma è conosciuta come romice, erba brusca, acetosa di pecora o erba pane e vino. Deve la sua definizione “acetosa” al suo particolare sapore acidulo, che richiama appunto il noto condimento.

Utilizzi e proprietà della romice

Si tratta di un’erba nota non solo per il suo impiego alimentare, ma anche per le proprietà farmacopee. Ha numerose caratteristiche salutari, ed un solo piccolo difetto che la rende invisa a chi soffre di calcoli renali. La romice ha infatti un elevato contenuto di acido ossalico. E’ sconsigliata dunque anche a chi soffre di gotta, artrite, reumatismi o iperacidità. E’ ricca di vitamina C, A, calcio, zinco e potassio. Fornisce un buon apporto di ferro, utile in caso di anemia. Per la sua azione diuretica la romice veniva impiegata contro le affezioni urinarie e come depurante, per abbassare la febbre e in caso di amenorrea. Come impacco veniva impiegata per curare punture di insetti, acne ed ascessi. La romice fornisce anche sollievo in caso di contatto con l’ortica, con cui spesso condivide gli spazi.

L’impiego dell’erba pan e vin in cucina

Grazie al suo sapore fresco ed acidulo la romice è particolarmente apprezzata in cucina, da aggiungere cruda alle insalate o da lessare in abbinamento ad altre erbe come spinaci o bietola. E’ anche l’ingrediente di una particolare salsa di accompagnamento per carni e pesci. Ottima anche in zuppe e minestre, o semplicemente saltata in padella, nella cucina povera del nostro paese offriva quel particolare sapore agro non sempre disponibile altrimenti. Una particolarità della romice è la sua incompatibilità con i contenitori di rame e con le acque minerali proprio a causa della sua acidità. Per cui se si desidera utilizzarla per preparare infusi, è necessario usare acqua liscia e materiali non suscettibili alle sostanze acide.

Sara Ester

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