Nel 1890, in una giovane Eritrea sotto il regime coloniale italiano, circolava già il famoso Tallero di Maria Teresa. Ma l’annessione della colonia al Regno d’Italia portò alla creazione di una nuova moneta, il Tallero Eritrea, un simbolo tangibile di un’epoca storica complessa e affascinante.
Il Tallero Eritrea è stato coniato nel 1891, segnando un’importante tappa nell’amministrazione italiana della colonia. A dispetto delle apparenze, questa moneta presenta sostanziali differenze rispetto al Tallero di Maria Teresa, sia nei materiali che nel design. La sua creazione non è solo un atto monetario, ma rappresenta anche una narrazione dell’identità coloniale e delle sue implicazioni socio-politiche.
Il Tallero Eritrea è realizzato in argento 900/1000, garantendo durabilità e pregio. Con un diametro di 40 millimetri e un peso di 28,125 grammi, la moneta ha un contorno rigato che la distingue facilmente. Queste caratteristiche fisiche non solo testimoniano l’abilità numismatica dell’epoca, ma anche il valore intrinseco che essa rappresenta.
Analizzando il design del Tallero Eritrea, si osservano elementi ricchi di simbolismo. Sul dritto, il profilo del Re Umberto I, con il capo coronato, risalta in un contesto di grande dignità. Sotto il busto, la firma dell’autore, “SPERANZA”, attira l’attenzione, mentre la scritta “UMBERTO I RE D’ITALIA” traccia un legame diretto tra la monarchia e la nuova colonia.
Il rovescio è altrettanto intrigante, con un’aquila ad ali spiegate che simboleggia la forza e la regalità. Questa figura nobile stringe uno scettro e un bastone, elementi che racchiudono il collare dell’Annunziata. Il valore nominale della moneta è rappresentato sia in amarico che in arabo, evidenziando la multiculturalità della regione. Sopra di essa, la scritta “COLONIA ERITREA” afferma la sovranità italiana, mentre in basso si può leggere “TALLERO”.
Il Tallero Eritrea è stato prodotto in due annate: 1891, con una tiratura di 195.999 esemplari, e 1896, con 200.000 esemplari. Questa limitata produzione ha contribuito a farne un oggetto di grande interesse per i collezionisti. Oggi, esemplari di queste annate sono considerati estremamente rari e possono raggiungere valori considerevoli.
Il mercato dei collezionisti premia il Tallero Eritrea: un esemplare del 1891 in perfetto stato di conservazione (FDC) può superare i 2.900 euro. Un’asta nel 2015 ha visto un esemplare venduto a 2.950 euro, confermando l’interesse continuo per questa moneta storica. Non da meno è il Tallero del 1896, con pezzi che facilmente possono valere oltre i 1.000 euro.
Il Tallero Eritrea non è solo una moneta, ma una finestra su un passato ricco di significati e simbolismi. Per gli appassionati di numismatica e per coloro che cercano di comprendere le dinamiche storiche e culturali dell’Eritrea, conoscere e collezionare queste monete rappresenta un’opportunità unica. Invitiamo i lettori a esplorare ulteriormente il mondo della numismatica, scoprendo come conservare ed apprezzare questi oggetti di inestimabile valore.
Attraverso la lente della storia e della cultura, il Tallero Eritrea emerge non solo come un pezzo di metallo, ma come un patrimonio da preservare e studiare, un vero e proprio testimone del passato.
Scopri la moneta da 2 Euro di San Marino dedicata a Giorgio Vasari! Un tributo…
Scopri la moneta da 50 euro della Serie Fauna nell'arte: un capolavoro numismatico in oro,…
Scopri il valore delle vecchie lire! La moneta da 20 centesimi Esagono Vittorio Emanuele III…
Scopri la moneta da 2 euro del 2016 dedicata a Tito Maccio Plauto: un tesoro…
Scopri la moneta commemorativa italiana da 2 euro per il 50° anniversario dei Trattati di…
Scopri la rara moneta da 1 euro con la croce: un potenziale tesoro numismatico da…