Il cioccolato è una piccola fonte di allegria, tutto sommato a buon mercato. E non è nemmeno del tutto un cattivo alimento. Cominciamo col dire che esistono diversi tipi di cioccolato, in base alla percentuale di cacao e burro di cacao in essi impiegati. Prendiamo come riferimento un cioccolato fondente con una percentuale di cacao che vada dal 45 al 59%. In questo caso ci troveremmo di fronte ad un prodotto con 31 g di grassi ogni 100 gr di cioccolato, con 546 calorie ma solo 8 mg di colesterolo. Un quantitativo accettabile, specie se consideriamo che il cioccolato fornisce anche una pregevole quantità di energia. Questo lo rende ideale come sostegno alle attività sportive o allo studio, e per questo in montagna vedrete spesso gli escursionisti tirare fuori una barretta di cioccolato. Ma cosa succede a chi mangia il cioccolato con il colesterolo alto?
Il cioccolato è anche remineralizzante: apporta numerosi minerali come magnesio, ferro, e manganese, oltre a preziosi antiossidanti. Grazie a queste sostanze e non solo il cioccolato è un prezioso amico dell’apparato cardiocircolatorio e protegge dalle malattie neurodegenerative e dallo stress ossidativo che compromette le cellule. Il suo indice glicemico è di appena 30, tollerabile quindi anche in caso di diabete. Il cioccolato contribuisce a regolare la pressione sanguigna e la circolazione, e influisce persino sui livelli di colesterolo buono e cattivo, contribuendo ad abbassare il colesterolo alto, grazie al suo contenuto di burro di cacao. Con il colesterolo alto dunque, abbiate cura di scegliere cioccolati con alta percentuale di questa sostanza, e attenzione invece al burro anidro, tutt’altro prodotto. Il quantitativo giusto da concedersi è un quadratino al giorno, corrispondente a 15/30 gr.
Il cioccolato, con tutte le sue buone proprietà, è comunque sconsigliato in caso di reflusso gastroesofageo, dove aumenterebbe i livelli di acidità intensificando la sintomatologia, e a chi soffre di disturbi intestinali di varia entità. Bisogna inoltre autoregolarsi in caso di diabete, pur non escludendolo del tutto e prediligendo quello fondente. E’ sconsigliato, in ultimo, a chi soffre di insonnia a causa del suo contenuto di teobromina, una sostanza eccitante che accentuerebbe il problema.
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