La glicemia alta è sia la causa che l’effetto di una patologia conosciuta come diabete, come di altre sindromi metaboliche. La glicemia alta è anche una delle cause per cui accumuliamo grasso. Gli zuccheri e i carboidrati introdotti con l’alimentazione vengono processati dall’insulina, una sostanza prodotta dal pancreas che, quando insufficiente, non riesce a trasformare gli zuccheri in energia e questi diventano grasso. Quindi è importante controllare la glicemia in ogni caso, anche senza la presenza di patologie che ci obblighino a farlo. Ecco quale frutta mangiare se hai la glicemia alta.
La glicemia non è difficile da tenere a bada se si sa come farlo. Basta un minimo di conoscenza della materia per districarsi attraverso i vari alimenti. Per farlo è bene conoscere l’esistenza dell’indice glicemico, un valore che ci permette di sapere con quale velocità gli zuccheri presenti nel cibo che andiamo a consumare si trasformano in glicemia. La frutta non è un cibo proibito in caso di diabete, ma è bene prediligere alcuni frutti rispetto ad altri, e tenere presente che alcuni è bene escluderli del tutto. Come ad esempio l’anguria, che ha un indice glicemico di 75 e considerato quindi alto. Mentre la mela ha un indice glicemico di 50, considerato medio e quindi concesso. Altri frutti da evitare sono i cachi, l’uva e la banana.
E’ bene ridurre, se non evitare, anche la frutta secca ed essiccata, entrambe troppo ricche di zuccheri. L’ideale sarebbe scegliere frutta ricca di fibre e con indice glicemico basso. Uno dei frutti maggiormente indicati sono le prugne fresche – da non confondersi con lo stesso frutto essiccato, troppo ricco di zuccheri. Un altro ottimo frutto in caso di glicemia alta sono le albicocche. Anche le ciliegie, frutto di questa stagione, è perfetto per chi soffre di glicemia alta: il loro indice glicemico è di appena 22 nel caso del ciliegio acido (amarena) e di 62 nel caso del ciliegio comune Un altro buon frutto è la pera, dall’indice glicemico di 30. O ancora la mela, con un indice glicemico che varia tra i 30 e i 50 a seconda della varietà o della maturazione, ma che può essere consumata ogni giorno grazie al suo quantitativo di fibre e pectina e alle sue ottime qualità.
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