Salute

Insalata di riso piatto dell’estate, ma attenzione a quanto le conservi per evitare questi rischi. Incredibile

Con il caldo e l‘estate sono in tanti ad apprezzare uno dei piatti tipici della stagione: la famosa insalata di riso, oggetto di numerose battute a causa della sua apparente capacità di non finire mai. E’ vero che trattandosi di un piatto freddo, ideale da consumare nei giorni successivi anche per diverso tempo, si tende a farne un bel po’. Ma attenzione a non esagerare! Il riso è suscettibile di deterioramento come qualsiasi altro prodotto, e la sua conservazione è aggravata ancor più dal tipo di ingredienti che si sceglie per condirlo. Aggiungere ad esempio l’uovo sodo può rendere la nostra insalata di riso poco adatta alla conservazione e anche poco piacevole, dato che l’odore può diventare molto forte e diffondersi persino nel frigo, aggredendo altri alimenti.

Insalata di riso, quanto e come conservarla

Indipendentemente dagli altri ingredienti, cominciamo con il vedere i rischi che può causare il riso. Se questo alimento resta fuori frigo per più di un ora il rischio è che le spore di bacillus cereus si sviluppino, causando un’intossicazione alimentare. D’altra parte è bene non porre la nostra insalata di riso immediatamente in frigo, sia per non inficiare il frigo stesso con il calore, sia per non sottoporla a sbalzi di temperatura. Dopo averlo scolato dunque, lasciamolo pure freddare, ma non più di un’ora. E’ possibile poi procedere ad assemblare la nostra insalata secondo il proprio gusto e riporla nel frigo, chiusa in un contenitore ermetico. Se non si dispone di contenitori con tappo, va bene anche la classica pellicola o un piatto rovesciato. E’ importante anche ricordare di non lasciare l’insalatiera con cui la si serve in tavola e poi riporla nel frigo. Meglio portare solo il quantitativo idoneo al consumo in tavola e lasciare il restate al riparo al fresco.

Ingredienti perfetti per l’insalata di riso e conservazione degli stessi

Oltre al classico condiriso, è possibile fare da zero la nostra insalata, cuocendo in poca acqua e aceto carote, sedano, carciofini, e patate, tutto tagliato a dadini, come se si stesse preparando un’insalata russa. Dopo pochi minuti di bollore si possono scolare le nostre verdure e unirle al riso. Se il consumo avviene in tempi rapidi, si può anche evitare di aggiungere l’aceto nell’acqua di cottura, accontentando così chi di solito non consuma insalata di riso proprio perché non apprezza questo sapore. Si possono aggiungere poi funghetti sott’olio, tonno, wustel, dadini di formaggio. Anche i vegani possono comporre la loro insalata di riso ideale, con wusterl e formaggi vegetali. E’ importante scegliere ingredienti di ottima qualità e ben conservati, per non pregiudicare la qualità dell’insalata che verrà conservata anche fino a 3 giorni.

Sara Ester

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