Salute

Di cosa parliamo quando diciamo succo di frutta? Ecco cosa sapere per sceglierli al meglio

Tanto più le parole sono di uso comune, tanto più perdono completamente il loro significato. Uno di questi tristi casi riguarda un noto prodotto commerciale, che noi conosciamo ed acquistiamo come succo di frutta. Eppure non tutti questi succhi sono uguali per qualità e, dato quanto afferma la legge in vigore in Italia, nemmeno rispecchiano la definizione. Se per il consumatore questa definizione generica può bastare, la legge italiana impone invece una netta separazione tra nettari di frutta e succo di frutta, e su quest’ultimo vale la pena sapere qualcosa per distinguere bene quali prodotti abbiamo davanti.

Succo di frutta, cos’è esattamente?

Chiunque può preparare a casa un succo di frutta, che troverà poi, probabilmente, essere il più buono mai gustato. Perché il procedimento che adottereste a casa sarebbe di bollire la frutta in acqua e zucchero, per poi frullare il tutto ed aggiungere limone per la conservazione. La direttiva europea del 2001 afferma che “il succo di frutta è un prodotto fermentescibile ma non fermentato, ottenuto dalla parte commestibile di frutta sana e matura, fresca o conservata mediante refrigerazione o congelamento”. Quindi possiamo venire a trovarci davanti a prodotti ottenuti da frutta fresca ma anche conservata, il che significa che il succo di frutta è stato ottenuto a partire da un semi-lavorato. Può darsi anche che vengano sviluppati a partire da una purea di frutta.

Differenza tra nettare di frutta e succo di frutta

Il nettare di frutta si ottiene a partire dal succo di frutta, dalla purea di frutta o da entrambi, al quale vengono aggiunti zucchero, acqua ed edulcoranti. Possono contenere additivi, acidificanti o antiossidanti che svolgono un’azione conservatrice. ma non conservanti veri e propri, ne coloranti o aromi. La definizione riportata in etichetta è generalmente “succo e polpa di…”. Il quantitativo minimo di frutta deve essere tra il 25 e il 50%. Il succo di frutta invece si ottiene eliminando la fibra dalla purea di frutta, generalmente per estrazione, e successivamente il trattamento termico di pastorizzazione che aumenta la sicurezza e la conservabilità del prodotto. Un consiglio: se potete, prediligete sempre i prodotti con un maggior quantitativo di frutta. I migliori sono ovviamente quelli con il 100% frutta.

Sara Ester

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