Il melograno è un albero originario della costiera della Tunisia, da cui nome viene il nome, Punica Granatum. Punica era il nome con cui i romani indicavano quella zona. Benché ne esista una varietà nera, ornamentale e non commestibile, i frutti del melograno presentano buccia rossa molto coriacea al cui interno sono incastonati dei chicchi rossi brillante, dal sapore dolce ed acidulo, il cui nome è arilli, separati da membrane bianche. Negli ultimi anni il melograno è diventato un frutto molto in voga, grazie alle sue preziose proprietà, e alla comparsa di varietà particolarmente adatte alla spremitura. Queste presentano frutti giganti, con meno membrana e più arilli il cui sapore è stato reso molto dolce dalla continua selezione. Ma cosa succede se mangi troppo melograno?
Il melograno è particolarmente ricco di vitamina A , polifenoli e C, preziosi antiossidanti utili a contrastare l’invecchiamento cellulare, favorire la rigenerazione e rafforzare il sistema immunitario. Data la presenza dei semi contenuti degli arilli, il melograno viene utilizzato prevalentemente spremuto o estratto. Sono frutti poco calorici, con ca. 50 kcal ogni 100 gr di prodotto. Ricchi di acqua, i melograni sono diuretici e dissetanti, utili a contrastare ritenzione idrica e dunque, anche la temuta pelle a buccia d’arancia. Sono ricchi di fitosteroli e minerali, tra cui spiccano potassio (250 mg) e fosforo, anche se il melograno apporta anche modeste quantità di magnesio, sodio, ferro, zinco, manganese e rame.
Il melograno si è rivelato utile nella riduzione del rischio cardiovascolare, grazie alla sua capacità di contrastare l’assorbimento di colesterolo, dovuto per lo più alla presenza di fibre e agli antiossidanti. Alcuni studi affermano come il melograno sia utile alla prevenzione di alcuni tipi di tumori, tra cui quello al seno e alla prostata. Sono accertate le sue proprietà anti-age e i benefici del melograno sull’aspetto e la salute di pelle e capelli. Consumare molto melograno è difficile, ma qual ora capitasse i rischi sono mal di testa, vertigini, sonnolenza e difficoltà respiratoria. Inoltre il melograno può interferire con l’assunzione di farmaci anticoagulanti, per cui è meglio consultare il medico.
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