Salute

Cosa succede se mangi le ciliegie con la glicemia alta? Incredibile

La primavera è iniziata e siamo nel pieno della fioritura dei ciliegi. Uno spettacolo per gli occhi, ma anche una promessa per il palato: a breve potremo tornare a gustare le ciliegie. Dolcissime e succose tanto da essersi guadagnate la fama di frutto a cui è impossibile resistere. E vale la pena non resistere affatto: le ciliegie apportano numerosi nutrienti utili al nostro corpo. Nonostante la loro proverbiale dolcezza sono adatte anche a chi soffre di diabete. Me vediamo cosa succede se mangi le ciliegie con la glicemia alta? La risposta ha dell’incredibile.

Ciliegie e glicemia alta: si possono mangiare oppure no?

Le dolci ciliegie, per quanto golose, sono un frutto adatto a tutti. Apportano solo 50 calorie ogni 100 gr, con solo 0,3 gr di grassi e 0 colesterolo. Persino il loro indice glicemico di 25 è basso. Un’altra buona notizia per chi soffre di diabete è che le ciliegie contengono antociani, un pigmento tra i più importanti forniti dal mondo vegetale. Queste sostanze sono in grado di ridurre la glicemia, arrivando addirittura ad aumentare la produzione di insulina fino al 50% in più. Il quantitativo ideale per trarre benefici da questo frutto, senza esagerare, è di una mangiata di ciliegie al giorno.

Le meravigliose qualità delle ciliegie

Tra le sostanze apportate dalle ciliegie in quantitativo significativo spiccano la vitamina C, che ogni 100 gr di prodotto copre il 7% della dose giornaliera raccomandata, il magnesio (5%), il potassio (6%) e il rame (7%). Quest’ultima sostanza svolge un importante ruolo nella salute delle nostre ossa, preservandone la struttura. Le ciliegie sono ricchissime di antiossidanti come la cianidina, responsabile del colore rosso e con virtù anti-infiammatorie, e le catechine, un gruppo di sostanze ad attività antiossidante. Apporta anche quercitina, un flavonoide in grado di contrastare i radicali liberi e ridurre i processi infiammatori. Le ciliegie svolgono un ruolo protettivo anche nei confronti degli occhi grazie all’apporto di luteina e zeaxantina, due carotenoidi che proteggono la retina.

Sara Ester

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