Salute

Cosa succede se mangi Anisakis?

Tra i peggiori rischi del consumo di pesce crudo c’è questo fastidioso parassita, che può rivelarsi essere estremamente pericoloso. Se mangi Anisakis potresti accusare i primi sintomi già poche ore dopo l’ingestione. Questi possono includere forti dolori addominali, nausea e vomito al quale possono seguire febbre, ulcerazioni e diarrea, anche sanguinolenta. Cuocere il pesce non sempre è sufficiente ad eliminare questi rischi, in quanto questi parassiti rilasciano nelle carni dei pesci infestati delle secrezioni che possono causare reazioni allergiche, che causano asma, congiuntivite e dermatiti. Si tratta di condizioni per altro osservate in coloro che lavorano nel settore ittico a vari livelli. Oltretutto, una volta mangiati, non esiste una cura miracolosa: è necessario rimuovere i parassiti in endoscopia e, se si rivelasse non sufficiente, anche attraverso un intervento a cielo aperto. Raramente sono sufficienti farmaci a base di albendazolo per debellarli.

Anisakiasi, condizione da evitare

Questo è il nome che prende l’infestazione da Anisakis, classificata come parassitosi e causata dall’ingestione di questi parassiti da parte di piccoli gamberi e calamari, prede di altri pesci in quanto alla base della catena alimentare marina. Così sono moltissimi i pesci che, consumando prede colonizzate, a loro volta vengono parassitati. Il modo migliore per evitare queste infestazioni è eviscerare rapidamente il pesce ed abbatterlo direttamente sui pescherecci, oramai forniti di refrigerazione in loco. Se questi parassiti raggiungono lo stomaco, le larve ne perforano le pareti e le mucose, danneggiando i tessuti in profondità. A volte riescono a superare anche le barriere di stomaco ed intestino, diffondendosi ad altri organi, in particolare milza, pancreas, fegato e vasi ematici.

Cosa succede dopo l’ingestione

Se mangi Anisakis, le difese immunitarie si attivano per eliminarlo, in un tempo di circa 3 settimane. Purtroppo però i danni causati nel frattempo permangono. Possono rilevarsi perforazioni di esofago, stomaco, colon ed intestino. Tra i primissimi sintomi si potrà notare il prurito alla gola: in questo caso siete ancora in tempo per cercare di espellere immediatamente quanto ingerito. Altri sintomi sono orticaria, calo delle forze e respirazione affannosa. Se avete il sospetto di aver ingerito questi parassiti, è bene vi rivolgiate il più presto possibile presso un medico.

Sara Ester

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