Salute

Cosa succede a chi mangia patate tutti i giorni con la glicemia e il colesterolo alto? Incredibile

Le patate sono sicuramente l’ortaggio più amato da tutti, grandi e piccini. Versatili e sempre apprezzate in qualunque forma le si proponga, le patate si rivelano molto interessanti anche sotto il punto di vista nutrizionale. Pur essendo leggermente caloriche (77 calorie ogni 100 gr di prodotto) le patate apportano 0 colesterolo e solo 0,1 g di grassi, poco sodio (6 mg) in cambio di un notevole quantitativo di prezioso potassio (412 mg). Questa sostanza, indispensabile alla contrazione muscolare, ha benefici effetti sul cuore in quanto anch’esso è un muscolo, il più indispensabile e prezioso tra quelli del nostro corpo. Inoltre regola lo scambio di fluidi tra le cellule e contrasta l’azione del sodio, contribuendo a regolare la pressione sanguigna. Le patate apportano anche numerosi altri nutrienti e relativi vantaggi. Ma cosa succede a chi mangia patate tutti i giorni con la glicemia e il colesterolo alto?

Mangiare patate tutti i giorni si può?

Per quanto adorate, sarebbe meglio di no. Non per le patate in se: ma perché nessun cibo andrebbe mangiato tutti i giorni: un’alimentazione sana deve essere anche varia. Nello specifico le patate contengono solanina e caconina, due alcaloidi che, seppur parzialmente distrutti dalla cottura, sono comunque tossici. Il nostro organismo riesce a gestirne piccole quantità, ma perché rischiare? Vero che la sostanza si rivela veramente tossica solo raggiungendo 3 mg di solanina ogni kg di peso corporeo, ma i suoi effetti collaterali si avvertono anche molto prima. Questi possono riguardare il tono muscolare, oppure ridurre il battito cardiaco o provocare diarrea, vomito, nausea, mal di testa, febbre…  Insomma: meglio di no, e magari alternare le patate ad altre pietanze. Fortunatamente, abbiamo molta scelta.

Patate versus diabete e colesterolemia

Nel caso specifico di queste due patologie, le patate si pongono rispettivamente come un “ni” e come un si. Per quanto riguarda il diabete, le patate sono sconsigliate: hanno un indice glicemico che varia a seconda della preparazione. Ma prendendo ad esempio le patate bollite, che hanno un IG di 85, possiamo notare da subito come questo sia alto. Relativamente al colesterolo invece, possiamo affermare che le patate hanno un effetto benefico. Il loro contenuto di fibre fa si che queste, una volta nel tratto digerente, inglobino il colesterolo inibendone l’assorbimento.

Sara Ester

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